*lo stesso articolo è presente nel numero di settembre de "ilQuindicinale"
Il Dr Antonio Barile, che non è un fesso, nel tardo pomeriggio del 9 settembre scorso, lancia sui social un brevissimo post con tanto di foto dove appare insieme al Capogruppo PD in consiglio Dr. Domenico Lacava e nello stesso scrive: “In attesa di…..”. Ora, i più sgamati sanno che se in questo dato momento pubblichi una foto con un collega di opposizione, col quale spesso ti ritrovi a combattere le stesse battaglie politiche, anche se da versanti storicamente opposti, tutto indica che vuoi sondare tra i potenziali elettori se questo connubio che si propone è gradito, cercando in rete il consenso della base.
Lo so, vi starete domandando: ma questa è fantapolitica o cosa? Passerà anche che scherzosamente si è voluto mettere pepe su un periodo dove la politica, che noi riteniamo in un assurdo letargo, fa un tentativo di risvegliare gli animi e le coscienze, ma tant’è. Fatto sta che dal 9 settembre scorso nelle segrete stanze delle famiglie politiche locali c’è un brusio che sottotraccia ragiona sul futuro, e sulle possibili alleanze per costruire un’alternativa possibile per una comunità che, comunque non a breve, sarà chiamata a confermare o bocciare l’attuale compagine amministrativa.
Da tempo diciamo che nel frastagliato mondo delle opposizioni, intra ed extra consiliare, se qualcuno pensa di riuscire da solo ad affrontare l’armata delle destre, le speranze di vincere la competizione sono a 0, da soli non si va da nessuna parte. È da tempo che diciamo che le battaglie sui temi che interessano la comunità non possono essere combattute in solitaria e sui social, molto semplicemente perché sui social non ci stanno tutti gli elettori, anche se con i gruppi nelle chat le posizioni passano. Ma non basta secondo noi essere uniti nel silenzio, non serve ragionare nel privato, non serve o serve a poco. Noi non abbiamo auspici da manifestare ma a proposito di Manifestazioni, scritto appositamente con la M in maiuscolo, vogliamo ricordane una, quella sulla sanità dell’1 settembre del 2021, una marea di cittadini. Poi da lì in poi poco o nulla. Quella manifestazione non aveva solo il compito di aggregare le persone sul tema dei temi che è la salute pubblica sul territorio, ma rimane ad oggi la più partecipata iniziativa su un tema forte, un punto di partenza che non bisogna dimenticare; e poi ci chiediamo: e il comitato per la salvaguardia della salute pubblica, qualcuno sa che fine ha fatto?
La possibile alternativa si costruisce confrontandosi, non nascondendosi nella propria bottega; l’alternativa se nascerà, dovrà contenere idee, uomini, donne, ma soprattutto, non può prescindere dalla voglia di combattere per cause giuste, prospettive sane, e non già per interessi personali. Se poi tutto quello che gira intorno è ormai metabolizzato, accettato, allora statevene comodi a guardare, lo spettacolo è qui, in tutta la sua dissacrante verità. Molti amano solo se stessi, noi crediamo invece che a San Giovanni in fiore c’è ancora chi ama davvero questo paese. Ecco, quelli che amano Fiore almeno parlatevi e soprattutto provate a costruire.
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