Ci è sembrato alquanto significativo lo scritto del direttore S. Basile, nella sua amata rubrica “il corsivo”, che compare sull'ultimo numero de “il Nuovo Corriere della Sila”, per il quale ci ha gentilmente concesso la pubblicazione e la diffusione, lo ringraziamo
Ho apprezzato molto il discorso di saluto della sindaca Rosaria Succurro all'apertura del X° Congresso di studi Gioachimiti - scrive Basile - presenti autorità religiose, civili e militari, celebrato in Abbazia dal 19 al 21 scorso. Però tra il dire e il fare, recita un vecchio detto popolare, c'è di mezzo il mare.
E mi spiego subito: quei diciassette relatori che si sono alternati ai microfoni del convegno (molti provenienti dall'estero), hanno un costo che gli organizzatori dovranno pagare andando ad "elemosinare" contributi a destra e a manca, mentre il Comune di San Giovanni in Fiore che ne trae i maggiori benefici dal punto di vista culturale, della visibilità e, anche commerciali, non sborsa un centesimo da quando si è insediata la Giunta Succurro. Eppure l'Amministrazione comunale non è in dissesto, le piace evidentemente spendere in modo diverso (non sono tra quelli che condannano le luminarie o le sagre che ritengo ovviamente utili e di richiamo) ma un convegno di quella portata che richiama studiosi di tutto il mondo, merita il massimo degli sforzi per la buona riuscita. E tutti quegli organizzatori, a partire dal presidente fino all'ultimo consigliere, lo fanno a titolo gratuito. Niente gettoni. Niente rimborso spese. E quelle poche volte che si va a cena ognuno paga alla romana, che è certamente il modo più democratico di consolidare il proprio impegno. Non vorrei - conclude il direttore del Nuovo Corriere della Sila - che la sindaca, alla quale mi lega un'antica amicizia, faccia anche in questa direzione l'errore che commette solitamente quando critica la sinistra locale. Senza quelle lacerazioni all'interno del Pd, lei non avrebbe vinto di sicuro le elezioni. Perché il nostro è un paese tradizionalmente proletario...
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