"PER L'OSPEDALE, SOLO UN FRONTE UNITARIO AVREBBE ARGINATO IL SUO DRAMMATICO DECLINO CHE È SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI"
"La sanità in Calabria è ormai allo sfascio più completo. I livelli essenziali di assistenza sono lontani dall'essere raggiunti. L'emergenza-urgenza fa fatica a dare risposte tanto che invitano la gente a recarsi in auto al pronto soccorso".
E' quanto scrivono in una nota i componenti del comitato '18 gennaio' i quali aggiungono: "In Calabria siamo senza medici, infermieri e ora mancano anche le ambulanze. Va peggio negli ospedali di area disagiate come San Giovanni in Fiore. Ci sono continuamente annunci roboanti ma la situazione non migliora. Anzi. Le cose di giorno in giorno vanno peggio. Si cerca in tutti i modi - continua la nota - di spostare i poliambulatori e la medicina del territorio dai locali di proprietà dell'Asl appositamente costruiti in località Bacile nei locali dell'ospedale, sottraendo così importanti spazi alle attività ed ai reparti ospedalieri che evidentemente si presuppone siano destinati ad essere depotenziati o soppressi in via definitiva. Diversamente non si capiscono le ragioni di uno spostamento di detti servizi. Tutto ciò, tra l'altro, contro il parere degli specialisti che se dovesse verificarsi una tale situazione lascerebbero la nostra città. Si sta cercando di sistemare in stanze del Pronto Soccorso la vaccinazione. Perché sottrarre spazio all'emergenza-urgenza? Di tutto ciò è informato il dottor Graziano? Come mai non si bandisce il concorso per la nomina del primario medicina e, invece, si va avanti con la nomina di facenti funzione? Sulla vicenda degli anestesisti ci auguriamo di avere notizie confortanti visto che L'Asp di Crotone ha annullato la convenzione sottoscritta con l'Asp di Cosenza che era datata 6/9/2019 e che tacitamente era stata sempre prorogata.
Sulla condizione dei servizi sanitari, a partire dall'Ospedale, sarebbe stato necessario costruire un fronte unitario coinvolgendo tutte le forze politiche, sociali, l'intera popolazione a difesa di una conquista civile essenziale per la nostra comunità distante dalle più vicine strutture ospedaliere di Cosenza e di Crotone. Questi Ospedali, come è noto, operano in una condizione carica di serie difficoltà con problemi di sovraffollamento, al punto che ormai non riescono a rispondere pienamente alla domanda di ricoveri che si riversa verso queste strutture anche per la cura di patologie ordinarie che potrebbero trovare una risposta proprio nelle strutture ospedaliere del territorio se adeguatamente potenziate. Evidentemente il Sindaco ha pensato che anche per un settore delicato come quello della Sanità bastasse il suo vantato rapporto privilegiato con il Commissario alla sanità Occhiuto, non rendendosi conto che così facendo ha dato il via libera al depotenziamento dei servizio ospedaliero con il rischio più che concreto di uno spegnimento completo dell'ospedale. Gli annunci spot sui social e la falsa informazione che caratterizza la comunicazione della Sindaca Succurro e della corte che gli ruota intorno, non possono essere ammessi in particolare sulla sanità. È sotto gli occhi di tutti che in questi anni la situazione della sanità in Calabria si è aggravata ulteriormente come certificato dai dati Istat e dallo stesso Ministero della salute. Sugli Ospedali di montagna, com'è il nostro, vi è stato un riverbero ancora più accentuato di questa tendenza negativa. Di fronte ad una situazione così grave mentre il Sindaco di Acri, ad esempio, ha deciso di porsi alla testa della mobilitazione a difesa dell'Ospedale e della sua comunità, il Sindaco Succurro ci ha informato che grazie al suo intervento con Occhiuto, di volta in volta venivano affrontati e risolti i problemi che in verità si aggravavano e rimanevano insoluti. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Un atteggiamento - conclude il comunicato stampa - e una condotta gravi che devono essere stigmatizzati" "COMITATO 18 GENNAIO"
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