Lacava: ”chiediamo ora ai sindacati e alle associazioni di categoria di intervenire: non possiamo lasciare da soli i titolari di attività commerciali e i loro dipendenti”.

Ben 15 attività commerciali rischiano il fallimento a causa dell’incomprensibile scelta del sindaco Rosaria Succurro di chiudere al traffico l’unica vera arteria cittadina, Via Roma. Un fallimento annunciato con alcuni licenziamenti di dipendenti. Aver voluto per forza chiudere l’importante arteria cittadina già ad agosto è stato del tutto inconcepibile, considerato che i lavori per smantellare l’assetto stradale dovrebbero iniziare fra settimane. Ma l’avere isolato Via Roma ad agosto ha creato notevoli problemi alla città. È quanto afferma in una nota Domenico Lacava, capogruppo pd in consiglio. Mi riferisco ai problemi dovuti al traffico nelle traverse laterali - continua - con disagi enormi per i residenti; ma mi riferisco, soprattutto ai problemi causati ai commercianti di via Roma e perfino di Via Gramsci e strade adiacenti, tutte colpite dalla confusione e dal caos. Basti pensare che nella zona operano due banche, due sedi sindacali con CAF, un medico di base e un pediatra, alcuni bar, un’importante farmacia, diversi studi professionali. Tutte le attività commerciali hanno visto crollare i loro fatturati, per colpa di una scelta scellerata non discussa con nessuno da parte dell’amministrazione comunale.

Abbiamo chiamato in causa Prefettura e Questura di Cosenza per chiedere un intervento urgente sul sindaco per aprire un tavolo di confronto. Chiediamo ora ai sindacati e alle associazioni di categoria di intervenire: non possiamo lasciare da soli i titolari di attività commerciali e i loro dipendenti. Qui - prosegue la nota - si sta giocando il futuro di San Giovanni in Fiore, ma questo non lo hanno capito né la sindaca che vive a Cosenza né la sua squadra, che su questi temi dovrebbe intervenire con maggiore autonomia e soprattutto a tutela di della città. Invece, pare che non hanno alcuna idea di come funzioni San Giovanni in Fiore, paese di alta montagna, centro culturale e turistico, centro commerciale, che ha i suoi ritmi, i suoi tempi, le sue condizioni vita, cioè quello di un paese popoloso, ma di montagna e per molti aspetti fragile.
Il 1º settembre alle 18:00 torneremo a protestare in piazza. Invito la cittadinanza a sostenere l'iniziativa, affinché si possano valutare le necessità e le esigenze di tutti e si possa ritornare alla normalità.
Avv. Dimenico Lacava
capogruppo PD in consiglio comunale
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