SGF, SANITÀ: PASSANO I MESI E DAL 4 GENNAIO NULLA È CAMBIATO PER L’EMERGENZA/URGENZA
- Prl Notizie dal Territorio - S. Audia - giornalista
- 15 apr
- Tempo di lettura: 2 min
COMITATO 18 GENNAIO: LA NOSTRA CITTÀ DEVE TORNARE AD ESSERE PROTAGONISTA DEL PROPRIO FUTURO

Sono passati 3 mesi e mezzo da quel tragico 4 gennaio che ha segnato la morte di Serafino Congi. Un giovane di 47 anni, strappato alla sua famiglia per mano di un Killer che si chiama servizio di emergenza urgenza inefficiente e inadeguato. Un killer che ha seminato altre vittime in questi giorni, l'ultimo è un bambino di cinque mesi di Corigliano Rossano. È quanto affermano in una nota dal “comitato 18 gennaio“.
Come è noto - prosegue il comunicato - Serafino colpito da infarto, è rimasto tre ore nel pronto soccorso di San Giovanni in Fiore prima di essere trasportato a Cosenza per i trattamenti del caso ed morto durante il trasporto in ambulanza.

Un trattamento tempestivo all'ospedale hub di Cs, con molta probabilità gli avrebbe evitato la tragica fine e consentito di continuare a vivere vicino alle sue bambine e a sua moglie. La magistratura ha aperto una indagine per accertare eventuali responsabilità. La comunità di San Giovanni in Fiore ed in particolare la famiglia di Serafino, attendono di conoscere le conclusioni dell'indagine confidando nel rigoroso e delicato lavoro degli inquirenti su cui è accesa l'attenzione dell'opinione pubblica e degli organi di informazione regionali e nazionali. È da rilevare - scrivono ancora dal comitato 18 gennaio - con grande preoccupazione che, a fronte della grave condizione in cui versa il servizio di emergenza/urgenza, ad oggi nulla si è mosso. Nulla è stato fatto per potenziare, riorganizzare e rendere efficiente, adeguato e tempestivo detto servizio. Agli annunci di potenziamento del personale medico nei giorni successivi alla morte di Serafino, non sono seguiti atti conseguenti e fatti concreti. Se, malauguratamente, dovesse ripetersi una vicenda come quella di Serafino, ci sarebbero le stesse condizioni di oltre tre mesi fa.
Cosa ancor più grave è che di fronte al perdurare di questa situazione di elevato rischio per i cittadini, il Sindaco e gli amministratori comunali in questi mesi hanno continuato a raccontare informazioni prive di fondamento, annunciando arrivi di medici e potenziamento dei servizi che ad oggi non hanno alcun riscontro nella realtà.

Si utilizza irresponsabilmente la vetrina dei social per postare video e foto attraverso cui si vende fumo e propaganda a piene mani. Ciò mentre in tutta la Calabria sta crescendo un movimento per contrastare ed invertire la devastante deriva che travolge il sistema sanitario regionale. Un movimento per affermare il diritto alla tutela della vita. Anche la nostra terra ha diritto ad un servizio sanitario qualificato, capace di garantire il diritto alla cura della salute ad ogni cittadino.
Per questo, Sabato 10 Maggio si terrà a Catanzaro una MANIFESTAZIONE REGIONALE.
promossa da una rete di associazioni di base che sta registrando la adesione crescente di tanti Sindaci a partire dalle città capoluogo.
Il Comitato 18 Gennaio aderisce alla manifestazione e rivolge un appello ai Sangiovannesi a partecipare. A tal proposito promuove una assemblea pubblica per lunedì 5 maggio in preparazione della manifestazione regionale. La nostra città deve tornare ad essere protagonista del proprio futuro. Un servizio sanitario qualificato, efficiente e sicuro è la prima condizione per vivere sulla montagna e contrastare lo spopolamento.
Comitato 18 Gennaio
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