
Come sono lontani i tempi in cui, periodicamente, a TUTTE le donne di San Giovanni in Fiore veniva fatta recapitare una comunicazione scritta attraverso la quale le si invitava a prendere contatti con il consultorio locale per gli screening al femminile al fine di seguire un piano di prevenzione. Saranno circa quattro anni che questa importante opportunità non viene più offerta alle donne di San Giovanni in Fiore. È il j'accuse della professoressa Maria Gabriella Militerno del M5S, contenuto in una nota diffusa nella tarda serata di ieri.
Eppure - prosegue l'attivista politico - l'amministrazione comunale si vanta per un protocollo d'intesa firmato con il Marrelli Hospital di Crotone che prevede per la SOLA giornata di giovedì 27 ottobre, nei locali del consultorio familiare, visite senologiche gratuite per SOLE "20 donne bisognose – che a parte riceveranno il Pap test, sempre gratuito –" e che dovranno prenotarsi anzitempo, con la speranza di battere le altre 100, 1000, o di più, che ci proveranno, sul tempo, per rientrare nel MISERO numero previsto
E sarebbe questo l'impegno della nostra amministrazione per garantire i LEA a TUTTE le DONNE di San Giovanni in Fiore? Aberrante è il metodo, aberranti gli applausi all'iniziativa, aberrante la celebrazione stessa dell'iniziativa.

E noi donne di San Giovanni in Fiore NON bisognose accettiamo a testa bassa di essere discriminate e di rinunciare a vederci riconosciuto il diritto alla salute costituzionalmente previsto? Se questa è la buona amministrazione, io preferisco quella cattiva di qualche anno fa. Più che le "buone nuove" - conclude la Militerno - tanto sbandierate a me pare che una "MALANOVA" ci sia piombata addosso.
Maria Gabriella Militerno
Attivista Movimento 5 Stelle
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