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PAOLO E IL SUO AMORE PER LE BOCCE

DI REDAZIONE


E’ inusuale parlare di questo sport alle nostre latitudini, le bocce, che risultano essere fra i più antichi sport praticati, le sue origini risalirebbero a 7000 anni fa. E’ inusuale, perché qui a San Giovanni in Fiore è da sempre stato il calcio a far discutere e a fare appassionare, c’è anche la palla a volo, lo sci da fondo ma le bocce sono sempre state considerate un passatempo per persone adulte, magari intorno ad un bicchiere di vino nei pochissimi campetti all’aperto o in quelli al chiuso del quartiere Olivaro, o forse anche al mare sulla spiaggia.


Ma certi amori per alcune persone nascono nell’intimo, persone speciali che nel silenzio, fin da giovani hanno sempre amato l’idea di andare a punto, o quanto meno avvicinarsi il più possibile al boccino così da mettere in difficoltà l’avversario, di bocciare al volo togliendo il punto consolidato all’avversario; una disciplina fatta di pazienza, di studio, accarezzando le sfere quasi a volergli trasferire con una magia la traiettoria giusta, che di lì a poco potrebbe capovolgere un risultato, una partita, un torneo.


Paolo Oliverio, per tutti Paolo “ciritombola”, oggi rappresenta a pieno titolo l’orgoglio della bocciofila Sangiovannese, non solo perché ne è Presidente, ma soprattutto perché alla sua età, a dicembre compirà 70 primavere, ma non le dimostra affatto, è tra i migliori giocatori di bocce calabresi.



Ma andiamo per ordine. La Bocciofila citta di San Giovanni in Fiore, si consolida dopo che alcuni anni fa la provincia di Cosenza, per incentivare momenti di socializzazione sportiva, sul territorio provinciale realizza varie strutture tra cui il bocciodromo nel quartiere palla palla. La Bocciofila citta di SGF, annovera oltre 50 tesserati ma intorno comunque vi gravitano più di 100 appassionati che vivono la loro quotidianità fra le montagne silane anche giocando a bocce, partecipando ai vari tornei provinciali e regionali dove si registrano importanti risultati nelle varie categorie.



Il 27 e 28 novembre scorsi, atleti ed atlete delle categorie italiane di B e C si sono affrontati nelle specialità: individuali, coppie e terne. In campo ad Arezzo nell’impianto dell’ Asd Bocce Arezzo c’erano 416 atleti, 352 uomini e 64 donne tra cui dalla provincia di Cosenza il nostro Paolo Oliverio che nella Serie C con 2 partecipanti calabresi uno della sezione Catanzaro e uno della sezione di Cosenza, appunto il florense Oliverio, nei 64 atleti partecipanti è riuscito a livello nazionale a vincere ben 2 batterie su tre, piazzandosi nei migliori 16 giocatori italiani di serie C.



Lo ammettiamo, non siamo profondi conoscitori di questa disciplina, lo scrivevo all’inizio del pezzo, ma per noi questo risultato va annoverato tra quelli di prestigio per la nostra Città, non fosse altro perché nasce dal basso, dalla passione di un uomo umile, Paolo Oliverio “ciritombola”, che nella vita ha sempre combattuto per il suo riscatto, in un territorio difficile come le zone interne dove tutto diventa insormontabile, dove emergere è un’utopia, dove primeggiare in uno sport è un miracolo e quello di Paolo lo è davvero.


A Paolo Oliverio e alla sua famiglia, le nostre congratulazione, che vanno estese a tutti gli iscritti alla Bocciofila Città di San Giovanni in Fiore, che sapranno cogliere questo momento di gloria del singolo come sprono per fare sempre meglio per il futuro di questa antichissima disciplina, le Bocce.

Per la Redazione Salvatore Audia



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