top of page

SGF: «MEMORIE dai SOTTOSUOLI - sulla memoria di alcune catastrofi» IL LIBRO/TESI DELLA PROFESSORESSA GIUSEPPINA SPDAFORA

Questo il titolo della tesi di laurea della prof.ssa Giuseppina Spadafora riadattata e pubblicata post mortem, dopo vent’anni dalla sua discussione, curata da me e dal prof. Mario Basile e arricchita di una sua presentazione.

È l'incipit dell'articolo inviatoci in redazione da P. Domenico Spadafora, che accompagna l'uscita di questo volume, edito da Pubblisfera Edizioni, nel quale si analizza in maniera rigorosa, meticolosa ma anche con riferimenti autobiografici gli accadimenti drammatici in tre specifici luoghi di lavoro dove trovarono la morte emigrati sangiovannesi: (Monongah - Marcinelle e Mattmark).

Con questo agile volume in brossura - prosegue l'articolo di Padre Domenico - la famiglia vuole ricordare la stimata prof.ssa Spadafora, da tutti conosciuta come Pina, vuole altresì dare il giusto risalto a uno straordinario e meritevole lavoro di ricerca, riflessione e scrittura di spiccato interesse storico, antropologico e socio−economico. L'interessantissimo volume si può trovare presso la cartografia Rogima in Via Roma. È un lavoro meticoloso - scrive ancora Padre Domenico Spadafora - un lavoro di ricerca delle fonti, nell’esposizione si coglie la partecipazione di Pina e il suo coinvolgimento, che danno un tono originale a un lavoro riguardante la storia contemporanea della gente e del nostro territorio; suscitando, a causa delle doviziose descrizioni dei nostri usi e costumi, l’interesse dell’etnologo. Il testo sempre molto leggero e scorrevole alterna lo stile del libro di storia contemporanea allo stile del giornalismo investigativo, poiché indaga sulle cause e le responsabilità di queste sciagure e racconta inoltre, come i media e la società dell’epoca hanno vissuto questi tragici eventi.

Pina scrive: “Non è accettabile chiamare fatalità un simile fatto ed ho scavato a lungo tra scartoffie dimenticate e polverose di diverse emeroteche per scoprire qualcosa di più. Credo di doverlo ai miei concittadini morti così tragicamente, perché vorrei che questo lavoro fosse una voce fuori dal coro delle ricostruzioni e delle celebrazioni tanto retoriche quanto inutili”. A chi ha conosciuto Pina è nota anche la sua schiettezza e il suo spirito critico a motivo del quale, ella si interroga sulle cause del fenomeno migratorio e nell’ambito delle discipline antropologiche descrive con grande cura quanto e come questo triste fenomeno abbia condizionato, se non addirittura formato, la nostra coscienza storica e quindi anche la nostra identità popolare e soggettiva di sangiovannesi. Nella prima parte - prosegue Padre Domenico Spadafora - che ha un taglio autobiografico con uno stile fluido individua ed espone chiaramente la situazione socio-economica del sud Italia e di San Giovanni in Fiore nell’immediato dopoguerra, come antefatto della seconda ondata di emigrazione, intrecciando così in modo originale il vissuto del nostro nonno materno – cui è dedicata la tesi − e dei nostri parenti, emigrati in Svizzera e Francia. Successivamente tratta in modo agile e dettagliato la cronaca, gli antefatti e i postumi delle tre tragedie di Marcinelle, Monongah e Mattmark, che hanno segnato la vita di tantissimi sangiovannesi nell’arco di circa mezzo secolo. Dalla prefazione: “…il dolore assai forte di Pina, ma dignitosamente racchiuso dentro di sé in una apparente serenità interiore, esplode nella brutalità degli accordi e degli sfruttamenti dei deboli… silenziosamente provata da tanta sofferenza e dolore non ha altre parole o pensieri se non ricorrere alla sacra memoria”. È di grande attualità e profondità l’ultima parte - conclude P. Domenico - in cui tratta della gestione della memoria e della memoria collettiva, la perdita della quale comporta inevitabilmente il ripetersi degli errori, come è puntualmente successo a noi sangiovannesi con l’emigrazione, fenomeno mai cessato. Pina individua la coscienza e la memoria storica come fondamenti dell’identità del singolo e del popolo. Un motivo in più per apprezzare questo libro lo trova chi ha conosciuto Pina, poiché fra le righe si colgono i tratti del suo carattere, le sfumature del suo temperamento, di giovane studentessa, di docente, e di ragazza affezionata alle sue radici; ma anche la sua ironia tagliente, la sua intuizione e la sua lodevole indignazione per l’ingiustizia. Lasciamo ulteriori impressioni e considerazioni a parenti, amici e lettori di questo libro. P. DOMENICO SPADAFORA

 
 
 

コメント


bottom of page