Si tratta, al momento, solo di suggestioni
Lo stesso articolo è presente su Gazzetta del Sud 23 settembre 2023, pg 24
SAN GIOVANNI IN FIORE
Prove tecniche di alleanza. L'input lo ha fornito una foto che ritrae due arcigni consiglieri comunali di opposizione: Antonio Barile e Domenico Lacava. Nell'autunno del 2020 erano "rivali". Lacava candidato sindaco per il Pd; Barile per "Barile sindaco" e tra i due, obiettivamente, qualche schermaglia c'era pure stata. Barile, il due volte sindaco "antisistema" alla vecchia sinistra non l'aveva manco risparmiata, preferendo amministrare da solo e con i suoi eletti. Sempre determinato, ringhioso, impulsivo, un duro con l'animo buono, appariva sempre come compatto, quasi da far paura con le sue allocuzioni, fustigatore della "vecchia" politica. Fu così che al ballottaggio del 2020 non cercò, né accettò qualsivoglia accordo. La quasi totalità della sinistra lo puni e votò in silenzio Rosaria Succurro, salvo poi pentirsene già dopo pochi mesi. Faire de la réclame coniato dal Pd era "tra i due mali scegliamo il minore". Adesso il gran dilemma è battere Succurro, che nel frattempo è diventata presidente della Provincia e dell'Anci e, per come annunciato, si ricandiderà sindaco. La sua popolarità è forte e in crescita. Insomma, piaccia o no, è una leader, seppur a parere dell'opposizione «spende senza regole e a breve spedisce il Municipio in dissesto». E sotto mentite spoglie si lavora per batterla. Gli avversari ad oggi sono sbaragliati e non s'intravede novità. Adesso una prova di ravvicinamento che Lacava ha inteso tessere con Barile. Un inizio, si dirà, che Lacava non ha negato a Gazzetta del Sud, con l'opportunità fornitagli da banchetto nuziale.
Nulla di sottoscritto, certo, perché le opposizioni hanno bisogno di cernite e chiarimenti, come in parte pure il centrodestra che amministra la città. Niente di sottoscritto, ma solo un inizio. Come dire. "galeotto fu il libro e chi lo scrisse", pardon "galeotto fu il banchetto nuziale". A futura memoria!
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