Lo stesso articolo è presente nel numero di agosto de "IlQuindicinale"
L’ex sindaco auspica la costruzione di un campo largo che possa unire e non dividere come è accaduto nel recente passato.
Partiamo dal passato: si è mai pentito della scelta fatta da lei e dalla sua giunta, di non “giocare quella partita”, subito dopo il risultato delle primarie dove per pochi voti prevalse l’Avv. Lacava come candidato a sindaco?
Le primarie a San Giovanni in Fiore non dovevano tenersi. Non si sono svolte a Castrovillari, Acri, Crotone ecc. che sono comunque in Calabria. Perché a San Giovanni in Fiore si? Forse si voleva colpire il presidente Oliverio? Il commissario Miccoliaveva detto che se fossimo stati in due non le avrebbe fatte fare. Lo aveva detto anche agli alleati. Purtroppo, non ha mai spiegato il suo dietro front. Io mi sono fatto un'idea: chi voleva fare il sindaco come uomo di superamento, insieme ai propri amici, ha spinto affinché si tenessero. Non mi sono tirato indietro ma a Miccoli dissi che in caso di sconfitta non mi sarei candidato e sono stato coerente. Si poteva fare diversamente e meglio, questo è sicuro.
Di recente ha affermato che attraverso la sua sindacatura si era riusciti a risanare il dissesto precedentemente dichiarato. Quali i punti dirimenti, in termini anche di numeri, la portano a fare tali affermazioni.
Che siamo usciti dal dissesto non lo dico io l'ha certificato l'OSL (Organo Straordinario di Liquidazione nominato dalla prefettura di Cosenza). La mia amministrazione ha lavorato per mettere a disposizione dell'Organo i fondi necessari per chiudere una pagina buia per la nostra città, sacrificando scelte amministrative che hanno risentito dei limiti imposti dalla procedura di dissesto. Noi possiamo vantare di aver sottoscritto una verifica di cassa con l'attuale Sindaco, al 7 ottobre 2020, da cui risultano 2 milioni e 800 mila euro e un avanzo di amministrazione di 7 milioni e 500 mila euro......e lavori pubblici già finanziati con decreti e non a chiacchiere, per oltre 12 milioni di euro. Non mi pare poco.
Abbazia florense, Jure Vetere ed altri progetti lasciati in eredità all’amministrazione attuale. Quali importanti delibere erano state approvate dalla sua giunta e come sono state poi modificate dagli attuali amministratori?
La giunta regionale guidata da Mario Oliverio aveva finanziato il restauro dell'Abbazia per un importo di 2 milioni e 500 mila euro. Noi con la collaborazione del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti e della Sovrintendenza della Calabria avevamo realizzato, tramite il nostro Ufficio tecnico, un progetto che risanasse le fondamenta e al lato sud prevedeva la realizzazione di una piazza che esaltasse la maestosità della nostra Abbazia. Avevamo previsto l'acquisto del terreno di Jurevetere per realizzare una struttura in legno al fine salvaguardare i resti della prima casa di Gioacchino con un impegno di 70 mila euro e non 7 mila euro come si voleva far capire alla gente. Sotto la guida scientifica dell'architetto Pasquale Lopetrone avevamo realizzato un progetto importante e qualificante. La mia giunta quel progetto lo ha approvato il 20 marzo 2020. Bisognava mandarlo a gara. La nuova amministrazione ha deciso di fare altro. A oggi non sappiamo cosa!
Conservo ancora la registrazione di una conferenza stampa dove Lei, insieme ad alcuni referenti regionali del PD, affermavate che SGF per motivi geografici meritava un Ospedale Generale, vista l’attualità, ne è ancora convito?
Resto convinto che gli ospedali di area disagiata come il nostro devono essere fortemente potenziati per dare risposte alle popolazioni di montagna altrimenti la gente abbandona, come sta succedendo, i nostri paesi. Potenziare questi ospedali significa decongestionare gli Hub e gli Spoke. Non si può gestire la sanità con interventi estemporanei che risolvono l'urgenza ma non il problema perché non durano nel tempo. Purtroppo, la politica, anche quella cui faccio riferimento, non dá risposte strutturali. Da anni, ormai, si va avanti senza coinvolgere le popolazioni e gli interventi tampone lasciati alla buona volontà del Commissario o dirigente di turno, sono inutili.
Si sa che Lei e molti altri suoi amici state ragionando da tempo su una componente nuova sempre nell’alveo del centro sinistra. Sono maturi i tempi per poter ipotizzare un possibile accordo su un campo largo anche a SGF che possa indicare una candidatura unitaria per competere nel tentativo divincere le prossime comunali?
Lavoreremo per un progetto di area larga coinvolgendo anche il mondo del lavoro, del volontariato, del civismo, delle categorie produttive e del professionismo per proporre alla comunità un nuovo progetto amministrativo. Sono convinto che ragionando insieme troveremo un accordo non contro qualcuno ma per il bene comune. Sono certo che possiamo dire la nostra. La popolazione, dopo questa esperienza che considero disastrosa e autoreferenziale, non avrà difficoltà a scegliere l'alternanza e il cambiamento che il nostro progetto contiene.
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