di redazione........ Potrebbe sembrare l’inizio della storia, come ce ne sono ancora, di centenari che questa terra sa conservare in salute molto bene da fargli superare il secolo di vita. Ma qui c’è di più, c’è molto di più.
Quando Maria Concetta Loria, che tanto si sa muovere nel mondo dell’arte perché studiosa e ricercatrice attenta, mi ha accennato brevemente questa storia mi sono così meravigliato da auto impormi di amplificare ancor più il fatto di quanto non avesse già fatto lei su Multiversi - link - https://www.multiversi.net/2023/05/23/nata-solo-per-caso-in-calabria.
Tra i vari personaggi di una certa rilevanza nati a San Giovanni in Fiore vi è anche una pittrice, un’artista, nata qui nel 1924.
Maria Concetta mi scrive: Quando nell’elenco dei personaggi noti di San Giovanni in Fiore ho incontrato il nome di Rosetta Boninsegna mi sono incuriosita perché non ne avevo mai sentito parlare. La mia curiosità è diventata stupore quando ho scoperto che si trattava di un’artista, una pittrice nata nel nostro centro silano nel 1924, figlia di genitori provenienti dal Nord Italia.
La storia prende forma con tante variabili possibili e allora le chiedo: ma da quando stai lavorando alle ricerche?
MCL: credimi Salvatore, sono mesi che nelle le varie cose di cui mi occupo ho inserito anche la Boninsegna, non fosse altro che per un discorso di rispetto per qualcuno nato su queste montagne e che, in un periodo storico assai complicato, ha comunque fatto un percorso artistico importante del quale sento il bisogno, di far conoscere ai più. Mi sono chiesta: ma cosa ci facessero i Boninsegna sull’altipiano silano ancora chiuso in una condizione di isolamento dovuto alla mancanza di un'efficiente rete di collegamenti stradali e con l’assenza di infrastrutture?
Poi ho pensato che, probabilmente, la famiglia Boninsegna era arrivata nella città di Gioacchino da Fiore perché legata all’organizzazione del Partito Nazionale Fascista, dopotutto il periodo è quello del ventennio, ma non era così. La storia di questa donna è legata allo sviluppo della rete di elettrificazione del Mezzogiorno e della costruzione delle centrali idroelettriche della Sila. Allora ho cercato di ricostruirne la storia, per comprendere l’intreccio con il nostro contesto storico, sociale e culturale. Il valore culturale di una città si misura anche sulla riscoperta di storie passate e dimenticate e allora, forse, sarebbe opportuno parlare di questa donna e artista venuta alla luce quando anche a San Giovanni in Fiore si cominciavano a illuminare le strade e le case grazie all’elettricità. Parlare di Rosetta è come parlare anche di noi, di quello che eravamo quando la Sila è stata investita da un grande processo di trasformazione.
Sui registri comunali risulta che la famiglia Boninsegna abitava in via Difesa; magari si potrebbe individuare la casa così da apporre una targa commemorativa, o magari intitolare una strada a questa donna che con i pennelli dipingeva stati di malinconia. Forse sarebbe anche interessante confrontarsi, coinvolgendo gli istituti scolastici, con il Museo di Rimini e magari ospitare le opere nel suo paese natio. Approfondire la conoscenza di questa artista potrebbe essere un momento di crescita culturale per la nostra città ed anche un valido scambio con la città di Rimini. S. Audia link correlato https://www.multiversi.net/2023/05/23/nata-solo-per-caso-in-calabria
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