*Lo stesso articolo è presente nel numero di ottobre de "ILQUINDICINALE"

Ad oggi, al disorientamento ancora presente nel centrosinistra, si contrappone la riproposizione della candidatura di Rosaria Succurro, data per vincente per le prossime comunali che si svolgeranno nell’autunno del 2025. Di sicuro, ad oggi, Rosaria Succurro gode della forza di una maggioranza consigliare che, al netto del famoso no, lo scorso anno, dei due consiglieri Bibiani e Bitonti, successivamente addomesticati dai vertici provinciali e regionali di FI, gode di un vento in poppa così forte che le consente di riproporsi senza sé e senza ma. Ma siamo proprio sicuri che sia così? Un conto sono i consiglieri comunali a favore altra cosa sono gli elettori. Vedremo. I più informati, quelli che vivono dentro allo stesso ambiente affermano che tutto oro non è quello che luccica, e che ancora è presto per parlare di una candidatura che unisca davvero tutti, ma si sa, il mercato interno c’è dappertutto; probabilmente, si dà ad intendere che, il periodo più propizio, perché nel centrodestra si delinei un orizzonte più nitido, sarà quello natalizio, dove ci si ritrova, dove si diventa più buoni e tra un pezzetto di pitta ‘mpigliata e un sorso di paisanella sarà tutto più chiaro. Intanto sul supporto di Fratelli d’Italia non dovrebbero esserci problemi; per il locale condottiero Cocchiero, mai SGF ha avuto una così forte e preparata compagine amministrativa. Ma in Forza Italia, ci domandiamo: che aria tira veramente? Sono tutti felici e contenti? Pirandello, in uno dei suoi celeberrimi monologhi insegnava che: “La guerra è dei due pupi: il pupo-marito e la pupa-moglie. Dentro, si strappano i capelli, si vanno con le dita negli occhi; appena fuori però, si mettono a braccetto: "corda civile" lei, "corda civile" lui, corda civile tutto il pubblico che, come vi vede passare, chi si scosta di qua, chi si scosta di là, sorrisi, scappellate, riverenze - e i due pupi godono, tronfi d'orgoglio e di soddisfazione! Tradotto: tra il dentro e il fuori al partito fondato dal Cavalier Berlusconi c’è una bella differenza. Anche qui, staremo a vedere.
Dall’altra parte invece – per ora – solo buone intenzioni. Cioè le solite: “dobbiamo stare tutti insieme”! Domandiamo: cioè, in che senso? “Per battere queste destre bisogna fare fronte comune”! Cioè, in che senso? “Tutti insieme cacceremo i mercanti dal tempio”! Cioè, precisamente chi, tutti insieme?
Un intero elettorato (dopo la commedia delle primarie, concesse e poi non onorate) attende da 4 anni direttive chiare, limpide e soprattutto nuove. Toglietevi dalla testa che il vecchio che avanza, batterebbe il nuovo che in molti di voi ha votato; e mettetevi in testa che se davvero si vuol fare fronte alla macchina da guerra targata RS, i principali responsabili della figuraccia che hanno fatto fare al PD alle passate elezioni, devono chiedere scusa alla città e lo devono fare al più presto, non c’è tempo da perdere. Dopo di ché, una volta ripulito il campo, una volta che tutta la bile finisce nel tombino, sarebbe utile che tutti i fuoriusciti rifacessero la tessera e rientrassero nel partito guida, perché solo da lì si può ripartire, e allora sì che l’elettorato comincerebbe a comprendere. Si cominci a parlare di programmi, di idee da proporre alla città, con volti nuovi però, non fatevi prendere dalla voglia di riesumare cadaveri, le riesumazioni non servono, serve riconquistare la fiducia persa, con linguaggi nuovi, serve una politica onesta e trasparente. Se, forti e chiari, saranno i patti la partita si potrà giocare, altrimenti, amici miei, accomodatevi in poltrona, popcorn e patatine e godetevi il prossimo film, durata della pellicola, cinque anni.
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