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SGF, DONNE E DIRITTI: PASSA IL TEMPO MA PER L'OSPEDALE ALLE PAROLE NON SEGUONO FATTI

L'8 giugno prossimo proseguirà la protesta alla cittadella regionale

Tutto come prima ! Passa il tempo, si ripetono le rassicurazioni ed i proclami ma la realtà rimane la stessa. Nell’Ospedale di San Giovanni in Fiore si perpetuano le stesse mancanze. Interi reparti su cui da tempo erano stati presi impegni continuano a rimanere scoperti di operatori sanitari. Mancano il cardiologo, il gastrointerologo, il ginecologo, cosi come gli infermieri e l’ecologo. È quanto si legge in una nota di Donne e Diritti.

Il commissario - prosegue la nota - più volte si era espresso con parole tranquillizzanti, ma sono rimaste parole senza fatti. E ci sembra davvero ridicolo e fuorviante questo presunto servizio sanibook che dovrebbe favorire la rilevazione dei disagi: c’è da risolverli i disagi, quelli rilevati e conosciuti da tempo.

E per farlo servono operatori sanitari non osservatori. Perfino dei medici cubani che avrebbero dovuto aiutare le carenze di personale, non si è vista l’ombra a San Giovanni in Fiore. Basta con le chiacchere e le false promesse. Salutammo con contentezza l’arrivo del mammografo, ma ci sembra che sia stato pensato come una rondine per fare primavera. Siamo stanche e dispiaciute, ma nessuno ci pensi arrese.

Abbiamo chiare di chi sono le responsabilità e per questo motivo Giovedì 8 giugno prossimo saremo di nuovo a protestare alla Cittadella regionale a Catanzaro per chiedere al Presidente della Regione, commissario straordinario alla sanità, perché non ha mantenuto gli impegni presi.

Allo stesso modo Sabato 10 Giugno saremo a Cosenza, insieme ad altre decine di associazioni, forze sindacali, politiche Istituzionali, a manifestare in piazza contro chi vuole dividere il Paese. Siamo consapevoli che se dovesse passare definitivamente il disegno del Ministro leghista Calderoli, sull’autonomia differenziata, ci troveremmo di fatto con una manomissione strutturale del dettato Costituzionale che vuole i cittadini uguali nei doveri e nei diritti. Sarebbe riconosciuta per legge la disuguaglianza nella sanità, nell’istruzione, nella sicurezza sociale, nei diritti nel lavoro, ecc.. riportando indietro le lancette della storia.

Noi siamo pronte alla mobilitazione con la consapevolezza di essere nel giusto, di rivendicare diritti sanciti ma non riconosciuti, in primo luogo il diritto di vivere nella nostra Comunità da cittadine consapevoli e con pari dignità.

Donne e Diritti San Giovanni in Fiore

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