I LAVORATORI E LE LAVORATRICI ex Legge 15, ATTRAVERSO UNA LETTERA APERTA INVIATA ALLA NOSTRA REDAZIONE, SPIEGANO I MOTIVI DELL'AGITAZIONE CHE STAMANI LI HA PORTATI NELLA SALA CONSIGLIO DEL NOSTRO COMUNE ACCOMPAGNATI DALLE OO. SS. ED ACCOLTI DALL'ASSESSORE COMUNALE CON DELEGA AL "COMPARTO CALABRIA VERDE", LUIGI FOGLIA
"IL NOSTRO REDDITO - SPIEGANO - È SOTTO LA SOGLIA DI POVERTÀ, LE ISTITUZIONI CI DIANO UNA MANO"
Durante l’ultimo incontro del tavolo tecnico svoltosi nelle sale della Regione Calabria, alla presenza dell’Assessore Gallo, dell’assessore Calabrese, del sindaco di San Giovanni in Fiore, del sindaco di Acri e delle sigle sindacali, si era stabilito che gli ex lavoratori legge 15/2008 avrebbero svolto 93 giornate lavorative in quanto il budget di ogni lavoratore corrispondeva a circa 11.157,00 € ed il costo della singola giornata lorda era pari a 119,00 € (11.157,00 € diviso 119,00 € uguale a 93,7 - ovvero le giornate effettivamente da lavorare). Inoltre il sindaco di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, aveva suggerito in maniera lungimirante di effettuare le giornate lavorative nel territorio comunale e nei cantieri del comune di San Giovanni in Fiore. In questo modo i costi sarebbero stati più bassi (vedi carburante) e fissi.
In realtà le giornate effettivamente lavorate sono state 83 di cui 3 non retribuite, in quanto è stato effettuato un corso di formazione pari a 16 ore totali, dove invece di essere svolti in due giornate lavorative da 8 ore ciascuna, sono stati svolti in 4 giorni a 4 ore lavorative; così facendo le giornate versate corrispondono a 5 giorni lavorativi con un conseguente risparmio per l’azienda di 108.000 € circa.
Ritornando al tavolo tecnico svoltosi alla regione Csi era parlato che “i costi di gestione” sarebbero stati messi in un capitolo a parte (cioè corso di formazione, vestiario, corso AiB, borsone AiB, aumento delle spese di carburante per progetto AiB), perché chi partecipa a tale progetto svolge la propria mansione al di fuori del territorio di San Giovanni in Fiore, Cosenza, Bocchigliero, Castelsilano ecc., quindi con un conseguente aumento delle spese.
Inoltre questi lavoratori, impiegati nel progetto AiB, partecipano ad una turnazione dove capita più volte al mese di lavorare di domenica (che risulta festivo rispetto a lavorare in cantiere), comportando un’ulteriore aumento di spesa. In più se si viene chiamati ad effettuare uno spegnimento d’icendio, si ha diritto ad una indennità, quindi un’ulteriore aumento di spesa. Inoltre sono state effettuate due visite mediche: la prima per essere dichiarati idonei al lavoro; la seconda per l’idoneità alla mansione AiB.
Domanda: tutte queste spese di gestione chi le ha pagate?
Sta di fatto che delle 93 giornate previste da lavorare, ne abbiamo fatte 80, con un reddito di quasi 8.000€, portandoci quindi ad una condizione molto al di sotto della soglia di povertà. Pertanto chiediamo all’assessore Gianluca Gallo, al quale va riconosciuto il merito di questa transizione da sussidiati a lavoratori, uno sforzo in più per andare avanti, perché con un reddito così basso non nessuno riesce a vivere.
Lo stesso assessore, Gianluca Gallo, più volte avrebbe affermato a diversi lavoratori che egli si sarebbe impegnato per giungere favorevolmente alla soluzione di questa problematica. Tutti noi ci aspettiamo di cuore che possa mantenere la parola data.
In conclusione chiediamo un incontro urgente con l’assessore Gallo, alla presenza del sindaco di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, e dei sindacati tutti.
lavoratori ex legge 15 - cittadini calabresi
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