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SGF, LSU/LPU, CGIL: LA STABILIZZAZIONE NON È UN GESTO D’AMORE MA UN ATTO DOVUTO


Maria Grazia Cortese: ”leggendo il comunicato del sindaco sembra che invece di amministrare un comune, si stia girando una soap-opera.


L’eccessiva mielosità delle sue esternazioni,non deve però far distogliere l’attenzione dal reale svolgimento dei fatti. Questo sindaco, democraticamente eletto e la sua giunta, stanno solo finalizzando atti legislativi accompagnati da finanziamenti nazionali, derivanti da anni e anni di lotte che i lavoratori e le lavoratrici insieme alle organizzazioni sindacali di categoria e confederali hanno messo in campo negli ultimi anni.


Occupazioni autostradali sotto la pioggia, blocchi ferroviari e aeroportuali, ma anche tante proposte, e proprio dal nostro territorio è nata la svolta, con la ricerca dei fondi che ha portato alla contrattualizzazione dei lavoratori/trici.

Questo sindaco ha avuto solo la fortuna di gestire i frutti di anni di concertazione, e questo lo sanno in molti tranne quei pochi/e, che hanno preferito barattare la loro dignità per un posto al sole, dovuto alla sudditanza più che alla competenza.


I comuni, compreso il nostro, hanno la grande fortuna di avere dipendenti con una dote di 18000 euro, ciò significa che le stesse amministrazioni continuano ad utilizzare i dipendenti a costo zero.

Di fatto dei resti assunzionali a disposizione, dovuti ai tanti pensionamenti degli ultimi anni, questa amministrazione ne ha utilizzato pochissimi, l’amore verso i dipendenti l’avrebbe dimostrato se i suddetti resti fossero stati utilizzati per il passaggio dei lavoratori/trici dal tempo di impiego da part time a full time, invece di decine di incarichi esterni, molti dei quali assegnati a professionisti candidati nelle proprie liste.

Sappiamo bene che contraddire diventa impopolare dalle nostre latitudini, ma cercheremo sempre di far emergere la verità, lo dobbiamo a chi quotidianamente viene intimorito sul proprio luogo di lavoro, lo dobbiamo a chi subisce delle ingiustizie, lo dobbiamo a tutti quelli che hanno lottato per raggiungere questi risultati e lo dobbiamo a chi purtroppo non ha vissuto il tempo per poter usufruire dei vantaggi delle proprie lotte.

Se l’obbiettivo è quello di allargare sull’agenda l’elenco dei creditori, i lavoratori/trici, non abboccheranno, loro conoscono la storia, ricordano i sacrifici, e sanno che i risultati, non ancora sufficienti e definitivi, sono frutto delle loro lotte, e la Cgil sarà sempre al loro fianco per sostenerle.


Maria Grazia Cortese

Responsabile Camera del Lavoro

San Giovanni in Fiore

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