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SGF, OSPEEDALE, SINDACATI E ASSOCIAZIONI: SI RIPARTA DALLA PROPOSTA APPROVATA IN CONSIGLIO IL 18.02.2021



Nella giornata del 06.03.2024 si sono incontrate le OO. SS. CGIL e CISL,  AISM, ADIFA, AVIS e Legambiente Sila, per fare il punto sulla discussione che è stata aperta con l’Amministrazione comunale e che riguarda il presidio ospedaliero e il distretto di San Giovanni in Fiore. È quanto scrivono in una nota congiunta, Cgil, Cisl, assieme ad alcune associazioni presenti sul territorio.

L’obiettivo delle OO. SS. e delle associazioni - prosegue la nota - (che non hanno costituito nessun comitato) è quello di iniziare un discorso che deve partire necessariamente dalla proposta ospedaliera approvata all’unanimità dal consiglio comunale del 18.02.2021 che puntava a migliorare e quindi ad innalzare i livelli essenziali di assistenza sanitaria che contribuiscono alla vita stessa di questa comunità. Quello che stiamo vivendo - si legge ancora nella nota congiunta - è un periodo di grande difficoltà della sanità pubblica che offre sempre di meno in termini di servizi e prestazioni erogate soprattutto a causa della mancanza di medici e operatori sanitari, che nel nostro caso è ancora più accentuata a causa del piano del rientro che dura da circa 14 anni e della specificità del nostro ospedale classificato come ospedale di montagna. In questo contesto diventa importante fare massa critica per portare avanti nelle sedi opportune le necessità di questo territorio. Negli anni non siamo mai riusciti a far prevalere il senso dell’appartenenza ad una comunità, sostituendo l'interesse primario di una sanità funzionante con interessi di diversa natura. Nel nostro territorio la sanità ha luci e ombre, c’è qualcosa che funziona bene e nello stesso tempo registriamo alcune cose che vanno migliorate; niente a che vedere rispetto a quello che avevamo prima del decreto 18 del settembre 2010. Tuttavia - prosegue il comunicato - non ci lasciano tranquilli alcune incertezze come ad esempio, quello che non è stato scritto nell’integrazione al DCA 64/2016 - (Decreto Commissariale) che omette di precisare quali servizi ospedalieri sono previsti nel presidio ospedaliero di San Giovanni in Fiore, che di fatto prevede soltanto l’attivazione del servizio di oncologia e servizi di sistemi informatici di collegamento con lo spoke di riferimento, che è quello di Paola. Desta altresì preoccupazione il fatto che il nostro ospedale manca di attrattività per quanto riguarda i medici disponibili a venir a lavorare da noi, situazione che potenzialmente può destabilizzare quello che abbiamo nel momento in cui qualcuno decida di trasferirsi o andare in pensione con il rischio concreto di non essere sostituito. Soprattutto non si capirebbe e distoglierebbe i cittadini dalle necessità reali, se da una parte si discute mentre altri invece si adoperano per stravolgimenti incomprensibili. E’ quello che sta avvenendo in questi giorni con intenzioni chiare di spostamenti di strutture ben definite che consideriamo assurdi. Su queste cose e tanto altro vogliamo discutere con l’Amministrazione e con tutti coloro che esercitano un mandato di rappresentanza in questa comunità, convinti che sulla sanità non possono esserci divisioni perché questa è la precondizione per continuare il ragionamento.


CGIL e CISL,  AISM, ADIFA, AVIS, LEGAMBIENTE SILA

San Giovanni in fiore

 
 
 

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