di Maria Concetta Loria
Per i fatti che si sono svolti ieri durante il consiglio comunale di San Giovanni in Fiore, la stampa dovrebbe dedicare fiumi di parole e, soprattutto, dovrebbero farlo quei giornalisti o pseudo tali che hanno sempre campato di pane e politica. La narrazione giornalistica dovrebbe essere cronaca onesta, lucida, attenta e puntuale almeno da parte di quei professionisti che hanno la tessera elettorale in questo comune. Invece niente, tutto tace! Neanche un post su facebook, eppure da parte di alcuni l’esercizio social è molto praticato, ma anche questi preferiscono parlare di “Buone Nuove”, pur di rimanere in linea con un certo tipo di narrazione mistificata. Non possono contrastare a viso scoperto questa amministrazione, non sono liberi perché stretti nelle maglie dei vili interessi, e ora impegnati in un nuovo programma di pianificazione politica.
Poi ci sono anche gli interessi di Piazza XV Marzo. Devono costruire nuovi equilibri e cercano di farlo mostrandosi al di sopra dei problemi dei comuni mortali, tanto nella ressa ci buttano la manovalanza.
Questi personaggi sono gli spettri che si aggirano attorno ad altri lidi politici e di questi lidi vorrebbero costruire identità guardandosi bene dall’esporsi. La maschera o la mascherata è lo stile che più gli si addice. E addirittura si propongono come figure pedagogiche, di alto spessore culturale, ma ormai è chiaro a tutti che in tasca hanno solo una retorica da quattro soldi.
Occuparsi della condizione delle strade dell'Emilia Romagna, cosa che da soli sanno fare benissimo, non li assolverà dalla condizione di colpevole e pianificata ignavia.
Ormai è chiaro a tutti il peso e la misura di certi personaggi.
Tanto era dovuto per onestà intellettuale.
Comments